Ipogei di Siponto
Gl'Ipogei Scoppa e quello di S. Maria Regina
A Siponto si ritrovano preziosissime testimonianze della storia: la Necropoli tardo antica della Siponto moderna e le tombe sub divo della Pineta.
Situati vicino la pineta, a pochi passi dal centro abitato di Manfredonia, ci sono infatti due preziosi ipogei funerari paleocristiani, risalenti al quinto secolo avanti Cristo, che erano un tempo parte della vasta area ipogea esistente fra la cinta muraria di Siponto e il mare.
Rinvenuto durante i lavori effettuati dal Consorzio di Bonifica della Capitanata, l’Ipogeo Scoppa 1, decorato da mosaici policromi, è probabilmente ciò che resta di una chiesa paleocristiana attribuita a Lorenzo Maiorano che, arrivando dall’Oriente, la costruì nel luogo dove approdò, dedicandola ai protomartiri Stefano e Agata.
L’Ipogeo Scoppa 2 è preceduto da un corridoio che conduce a un ambiente con due arcosoli, nicchie incassate nella parete, sormontate da un arco, che contengono una tomba, tipiche delle catacombe paleocristiane, e venti loculi, distrutti poi per utilizzare l’ipogeo come cisterna.
Altresì, sotto la moderna parrocchia di S. Maria Regina di Siponto si trovano gli ipogei di Santa Maria Regina. Risalgono ai secoli IV-X d.C. Dovettero avere un periodo di utilizzo piuttosto lungo con un nucleo più antico e un successivo ampliamento.
Il primo ipogeo presenta 51 loculi che misurano 0,4m larghezza x 0,4m altezza x 1,70 lunghezza. Presentano tracce di calcina, usata lungo i bordi dei tegoloni che chiudevano ogni tomba. I resti di scheletri di bambini e adulti sono raccolti in un loculo distrutto, sotto un arcosolio.
Si passa al secondo ipogeo attraverso un passaggio ottenuto col taglio della roccia di divisione, che ha così distrutto i diaframmi centrali di molti loculi. Questa grotta è costituita da un ambulacro centrale a croce greca, dal quale si aprono tre arcosoli polisomi contrapposti.
Fonte: “Viaggiare in Puglia”
Fotografia: Aldo Caroleo, Archeoclub Siponto