La Festa Patronale di Manfredonia
In Onore di Maria SS. di Siponto
Un culto antichissimo, primordiale e quasi radicale lega la comunità di Manfredonia, porta naturale dell’ampio Parco Nazionale del Gargano, alla sua Vergine e alla Festa Patronale Maria Santissima di Siponto. Una sorta di affinità elettiva fra la Vergine Maria e i suoi devoti. La Madonna di Siponto, patrona della città assieme a San Lorenzo Maiorano (che si festeggia il 7 febbraio), è la protagonista della festa a lei dedicata, celebrata ogni anno dal 29 al 31 agosto con una delle più lunghe processioni devozionali della Puglia che, raggiungendo larga parte del perimetro storico della città, coinvolge più di ventimila fedeli in un cammino nel quale emozioni, misticismo e sentimenti si fondono e si uniscono. Il popolo sipontino, infatti, non ha mai smesso di venerare la Madre di Dio. Il suo nome vive nella storia di questa città, trovando un posto sempre più importante verso la metà del XVI secolo grazie a Fr. Dionisio De Robertis e all’Arc. Card. Orsini, poi Papa Benedetto XIII. Al centro della festa, il pellegrinaggio devozionale a Maria con la processione della Sacra Effige portata in città, ricevuta dal Clero, dalle Autorità civili e da una marea di fedeli in preghiera.
Sin dal 1715 le processioni s’intensificarono in tempi di calamità, in particolare per la pioggia. Il tutto cominciò intorno al 1840/1 a seguito dell’epidemia colerica che in quegli anni scoppiò in modo cruento nel napoletano, coinvolgendo anche la Puglia e il territorio di Manfredonia. Così, solo dopo tempo e dopo l’emergenza che coinvolse la Vergine per scongiurare la pestilenza, la “Solennità della Festa” venne confermata stabilmente e fissata al 30 di agosto. Il simulacro della Vergine prelevato dall’antica Cattedrale di Siponto veniva portato in processione e al Duomo e, dopo i festeggiamenti, riportato a Siponto. Dopo alcuni decenni, considerando il valore del quadro per i devoti e per l’intera città, il quadro parte dalla Cattedrale di Manfredonia per raggiungere le vie centrali della città e fare infine rientro in Cattedrale.
La festa, appuntamento di fine estate da più di un secolo e mezzo, è tradizionalmente divisa fra sacro e profano. L’eterna metafora della vita mescola tutto, incontrandosi. La festa scandisce i suoi ritmi in un tempo quasi fermo, incantato. Le vie del centro e le piazze addobbate con festosi archi luminosi accolgono la Patrona, i devoti e i turisti fra giri per la città della banda del paese, matinèe musicali, giochi di luci pirotecniche, artisti in concerto, l’odore goloso delle praline di mandorle “att’rrete”, il rumore assordante e famigliare del martello del torrone e la ludicità delle colorate giostre.
In un caleidoscopio di colori, suoni e odori, la Festa Patronale di Manfredonia si consolida come un momento radicato nella più antica tradizione pugliese, che illumina gli occhi, riscalda il cuore e non va più via dalle più genuine (e semplici) emozioni.